lunedì 2 novembre 2009

ANNO 2050 PIANETA TERRA: SCENARIO APOCALITTICO

Sembra il titolo di un film di “fantascienza”, ma non è così! Molti, tra studiosi, ecologisti, ambientalisti, scienziati, etc... sostengono con forza questa tesi, supportati, oltre che dalle parole, anche dalle cifre impietose riguardanti i prossimi quarant’anni della Terra. C’è poco da scherzare con i numeri che si riferiscono alle risorse idriche, alimentari, faunistiche e, soprattutto, al calcolo della popolazione mondiale nel 2050. L’organizzazione che più di tutte le altre evidenzia ed affronta il problema, è il WWF, il quale ritiene che, tra meno di mezzo secolo, si verificherà la catastrofe, non solo al livello economico ma anche sul piano della vivibilità. Conto alla rovescia per la salvezza della Terra. Stando agli ultimi dati fornitici dalle varie organizzazioni, il nostro Pianeta avrebbe mezzo secolo di “vita”. È possibile, facendo dei calcoli più o meno esatti, che tra 40-50 anni la Terra si ridurrà ad una accozzaglia di rocce e detriti, rimanendo, a quel punto, un corpo celeste inabitabile come gli altri nel nostro sistema solare! Il fenomeno, da più parti, viene chiamato “desertificazione”, termine che, meglio di qualsiasi altro, può rendere l’idea. Se facciamo, coscientemente, un rapido calcolo, dagli anni 60’-70’ ad oggi la vegetazione nel mondo è diminuita in maniera vertiginosa (le foreste si sono ridotte di oltre il 10%), il numero di alcune specie animali (felini, in particolare) è precipitato decisamente a picco. Questa catastrofe riconduce ad un unico responsabile: l'uomo! Il nostro inqualificabile comportamento determinerà l'estinzione di molte specie, l'inquinamento, la scomparsa delle risorse idriche, etc. Gli STATI UNITI, che hanno la più alta percentuale di inquinamento di anidride carbonica, contribuiscono all’aggravarsi della situazione e, come se non bastasse, alcune altre Nazioni africane (BURUNDI, ETIOPIA, ETC….), fanno il resto. Stando alle statistiche molto attendibili, effettuate da molti centri specializzati in materia, l’uomo avrebbe già consumato ed esaurito almeno il 30%-35% della risorse terrestri, e se non si diminuiranno i consumi arriveremo al collasso. Inoltre, si deve tenere conto anche dell’età media della popolazione mondiale, che vede sempre più il nostro come un Pianeta popolato da “vecchi”. Attualmente i più anziani sono gli Europei, con medie di settanta-settantacinque anni. Quando arriverà il momento, il nostro pianeta ci starà “stretto”, e saremo costretti a cercare altrove le risorse necessarie per sopravvivere. In passato l’uomo, quando esauriva i beni di prima necessità, migrava verso nuovi Paesi o nuovi Continenti; tra mezzo secolo saremo obbligati a colonizzare un nuovo pianeta: le missioni su “MARTE” potrebbero significare lo studio approfondito di un corpo celeste verso il quale si riverserà, in futuro, l’intera popolazione mondiale, condizione necessaria per garantire risorse a tutti. L’uomo sta distruggendo questo meraviglioso pianeta, ma non fa i conti con quella che potrà essere una apocalisse di proporzioni gigantesche, un destino crudele per i posteri, un epilogo tragico per tutti!

B. Di Stefano

Fonte: http://www.grandeportale.it

Nessun commento:

Posta un commento